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notizia: Architettura |
L'albergo dei Poveri
Enorme in cima a Via Brignole De Ferrari, stà lassù da fine Seicento. La sua costruzione fu insieme uno dei primi tentativi in Italia di risolvere il problema dell'assistenza ai poveri e una delle maggiori opere di regolamentazione dell'idrografia cittadina. Per costruirlo venne coperto il rio Carbonara, che ancora scende dalla soprastante collina del Righi e sfocia in porto oltre porta dei Vacca, e la sua valle fu riempita e spianata. Al suo interno, negli ampi corridoi fra le camerate e la chiesa, le statue dei benefattori tramandano a imperitura memoria la generosa munificenza dell'oligarchia finanziaria della città. Generosa ma precisa: chi diede di più ebbe statue più grandi. Ormai non ospita più solo i poveri, bensì aule universitarie. E una discreta quantità di tele e sculture dei soliti bei nomi delle arti figurative del Seicento.* |