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notizia: Architettura |
Via Garibaldi e i suoi Palazzi
N.1 è il palazzo Cambiaso (Banca Popolare di Brescia), in origine di Agostino Pallavicino. Di fronte, al n.2, palazzo Gambaro (Banco di Chiavari), nato Spinola; all'interno splendidi affreschi di G.Carlone e D. Piola e tele del fiammingo C.de Wael. Il n.4, palazzo Carrega Cataldi (Camera di Commercio), era la residenza del "re dell'allume" Tobia Pallavicin; senza pari la settecentesca galleria dorata in stile rococò; sul retro il palazzo si affaccia elegantemente sulla signorile piazza del Ferro. Al n.3, palazzo Lercari Parodi, che fù di Franco Lercari, detto "il Ricco", anche quì affreschi di Luca Cambiaso e colleghi. Il n.5,(Deutsche Bank) è palazzo Spinola, enorme nell'atrio, nella scala e nei saloni. Palazzo Doria al n.6 era anch'esso Spinola ma ha una facciatadi fine Seicento. Palazzo Podestà, al n.7 di nicolosio Lomellino, ha una facciata manieristica ed un atrio ovale. Palazzo Cattaneo Adorno n.8 e n.10 fù Spinola pur'esso, ed è composto da due unità abitative affiancate. Al n.12 palazzo Campanella, già Lomellino, fù trasformato nel Settecento e gravemente bombardato nel 1942. Il palazzo Doria Tursi, al n.9 nacque per Nicolò Grimaldi, detto il "monarca", che era il principale creditore di Filippo II di Spagna. Di fronte, ai nn.14 e 16 il palazzo delle Torrette, settecentesco. Il vicolo che scende dal fornice centrale verso via della Maddalena è un resto della precedente urbanizzazione medievale. Infine Palazzo Bianco e Palazzo Rosso, nel tardo Seicento primo Settecento, eretti su precedenti edifici, furono entrambi dei Brignole Sale ed ora ospitano splendide pinacoteche. |