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notizia: Storia |
SAN FRUTTUOSO DI CAMOGLI
Tra Camogli e Portofino,
in una profonda insenatura
nella frastagliata costa del Monte di Portofino, c'è la baia di
San Fruttuoso
luogo incantantato, isolato dal resto del mondo.
Abbracciata dal verde si sporge sul mare, è costituita da una
piccola spiaggia
, dalla monumentale abbazia, dalla chiesa, la torre dei Doria e da poche
casette di pescatori.
San Fruttuoso, prende il nome del Vescovo di Tarragona" Fruttuoso", che il 16 gennaio del 259 fu arrestato e condannato a morire sul rogo insieme ai suoi due diaconi, apparso poi in sogno ai monaci, indicò loro il posto sulla costa ligure dove dovevano essere sepolti i suoi resti. I cinque monaci spagnoli con le reliquie del Santo e dei diaconi Augurio e Eulogio provenienti da Tarragona, guidati da un angelo, arrivarono sugli scogli di Capodimonte. La leggenda vuole che qui trovarono un drago feroce che fu affrontato e sconfitto dall'angelo loro guida.
Ben presto il culto di San Fruttuoso si diffuse in tutta la Liguria, e a lui si attribuirono speciali protezioni per i naviganti.
A metà X secolo -e questa è la storia- monaci greci costruirono il primo cenobio. Infatti la cupola interna dell'attuale chiesa deriva da schemi bizantini. La Cupola, con evidente significato rituale, è centrata su una sorgente d'acqua. Ma gran parte di quanto oggi vediamo risale alla ricostruzione (fine X secolo, inizi dell'XI) di Adelaide, vedova di Ottone I.
Nell'XI secolo l'abbazia viene affidata ai Benedettini e nel XII secolo viene
sopraelevato di un piano
.
Nel XIII secolo si costruisce un
avancorpo con portico
, i Doria adibiscono una sala dell'abbazia a
sepolcreto di famiglia
. La torre ottagonale viene coperta da cupola.
Il piccolo eremo in più di mille anni si ingrandisce, anche grazie alle numerose dominazioni che gli permettono di diventare un'abbazia ricca ma anche golosa preda dei pirati. Poi la decadenza: nell'abbazia si insediano poveri allogi.
Dopo vari restauri, nel 1915 un'alluvione distrugge i resti del corpo occidentale e la prima campata della chiesa. Lo stato italiano restaura il complesso nel 1933. Fra l'altro, nell'abbazia del XIII secolo vengono riaperte le trifore.
Nel 1983 la famiglia Doria Pamphili dona S. fruttuoso al FAI, con 33 ettari di terra che includono, a ovest, Cala dell'Oro, la cinquentesca torretta di avvistamento e parte del declivio boscoso. Dall'anno 1983, ad oggi che sono ancora in corso i lavori di ristruttarazione, è stata quasi completamente riportata al suo
antico splendore. |